
Il sostegno alle famiglie rappresenta un tema centrale nelle politiche sociali italiane, soprattutto quando si tratta di situazioni delicate come la separazione dei genitori. In questo contesto, il “Bonus genitori separati” si inserisce come una misura volta a garantire un supporto economico ai nuclei familiari più fragili, in particolare a quei genitori che, a seguito della separazione, si trovano in difficoltà nel mantenere i figli. Questo articolo approfondisce chi può ricevere il bonus, quali sono i requisiti e le modalità per presentare domanda, fornendo una panoramica completa e aggiornata sull’argomento.
Cos’è il Bonus genitori separati
Il Bonus genitori separati è una misura economica introdotta dal Governo italiano per sostenere i genitori separati o divorziati che, a causa di difficoltà economiche sopraggiunte in particolari circostanze – come la perdita del lavoro o la riduzione del reddito – non riescono a garantire il mantenimento dei figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave. Questo contributo mira a colmare il gap economico che si crea quando uno dei due genitori non è in grado di adempiere agli obblighi di mantenimento stabiliti dal giudice.

Il bonus è stato pensato soprattutto in risposta alle difficoltà emerse durante la pandemia da Covid-19, che ha visto numerosi genitori perdere il lavoro o subire una drastica riduzione delle entrate. Tuttavia, la misura si rivolge anche a chi si trova in condizioni di disagio economico indipendentemente dall’emergenza sanitaria, purché siano rispettati i requisiti previsti dalla normativa.
Il contributo viene erogato per un periodo massimo di dodici mesi e può arrivare fino a un massimo di 800 euro mensili, a seconda della situazione economica e delle decisioni del giudice in merito all’assegno di mantenimento. Il fondo stanziato per questa misura è gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.
Chi può ricevere il Bonus genitori separati
Il Bonus genitori separati non è destinato indistintamente a tutti i genitori separati o divorziati, ma solo a quelli che soddisfano specifici requisiti. Innanzitutto, il beneficiario deve essere un genitore separato o divorziato che abbia figli minori, figli maggiorenni portatori di handicap grave o figli maggiorenni economicamente non autosufficienti. Inoltre, il bonus si rivolge esclusivamente al genitore che non ha ricevuto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento stabilito dal giudice per i figli, a causa dell’inadempienza dell’altro genitore dovuta a difficoltà economiche.
Tra i requisiti fondamentali per accedere al bonus vi sono:
– Il genitore obbligato al mantenimento deve aver cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a causa della pandemia o di altre situazioni di difficoltà economica.
– Il genitore richiedente deve essere residente in Italia.
– L’assegno di mantenimento non deve essere stato corrisposto, in tutto o in parte, per almeno un mese nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, oppure in altri periodi indicati dalle successive disposizioni normative.
– Il reddito del genitore richiedente non deve superare determinati limiti previsti dalla normativa, che possono variare a seconda delle risorse disponibili e delle modalità di attuazione del bonus.
È importante sottolineare che il bonus non spetta nel caso in cui il genitore obbligato al mantenimento abbia comunque versato, anche solo parzialmente, l’importo dovuto o abbia percepito altri contributi pubblici per lo stesso scopo. Inoltre, la misura non si applica se tra i due genitori esistono accordi privati diversi da quanto stabilito dal giudice o in assenza di un provvedimento giudiziale che definisca l’obbligo di mantenimento.
Come presentare domanda per il Bonus genitori separati
La procedura per presentare domanda per il Bonus genitori separati è stata pensata per essere il più possibile accessibile e trasparente. La richiesta va inoltrata esclusivamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma ufficiale predisposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, solitamente accessibile tramite SPID, CIE o CNS per garantire la sicurezza e l’identificazione del richiedente.
Al momento della domanda, il genitore interessato deve compilare un modulo online in cui dichiara, sotto la propria responsabilità, di possedere tutti i requisiti previsti dalla normativa. È necessario allegare la documentazione che attesti:
– Il provvedimento giudiziale che stabilisce l’obbligo di mantenimento.
– La mancata corresponsione dell’assegno di mantenimento da parte dell’altro genitore.
– L’eventuale perdita o riduzione del reddito dell’ex coniuge obbligato al mantenimento.
– La situazione reddituale aggiornata del richiedente.
Una volta inviata la domanda, gli uffici competenti provvederanno a verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione fornita. In caso di esito positivo, il contributo verrà erogato direttamente al genitore richiedente, secondo le modalità indicate nella domanda (solitamente tramite bonifico bancario). In caso di rigetto, sarà possibile presentare ricorso entro i termini previsti dalla legge.
Implicazioni fiscali e consigli utili
Dal punto di vista fiscale, il Bonus genitori separati non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF, in quanto si tratta di un contributo assistenziale erogato in presenza di specifiche condizioni di bisogno. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un consulente fiscale o un CAF per verificare eventuali aggiornamenti normativi e le implicazioni sulla propria situazione personale.
Per massimizzare le possibilità di accesso al bonus, è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa alla separazione, ai provvedimenti giudiziari e ai pagamenti (o mancati pagamenti) dell’assegno di mantenimento. In caso di dubbi sulla propria posizione o sui requisiti richiesti, è opportuno rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia o ai servizi sociali del proprio Comune di residenza, che possono offrire supporto nella compilazione della domanda.
Infine, è importante tenere monitorati i canali istituzionali per eventuali aggiornamenti o proroghe della misura, poiché la normativa in materia di bonus e contributi alle famiglie può subire variazioni a seconda delle esigenze di bilancio e delle politiche sociali adottate dal Governo.